Traduzione integrale dell’articolo apparso su rollingstone.com, nel Settembre 2016, a cura di Gianmarco Minossi in esclusiva per VeniceQueen.it
10 cose che non sai sull’album Blood Sugar Sex Magik dei Red Hot Chili Peppers: dal sesso sovrannaturale all’ispirazione data da River Phoenix, ripassiamo la storia del classico disco funk del 1991
Pubblicato esattamente 30 anni fa, Blood Sugar Sex Magik rappresentò certamente il disco di maggior successo allora per i Red Hot Chili Peppers. Nonostante diversi anni di gavetta nelle trincee del college-rock (e avendo cambiato diverse volte formazione, inclusa l’improvvisa morte per eroina del loro primo chitarrista Hillel Slovak, avvenuta nel 1988), il piccante quartetto funk-rock di Los Angeles non era ancora in grado di gestire il loro status da “cult band”, agli albori degli anni ’90. Mother’s Milk, il loro quarto album in studio (e l’ultimo prodotto con la EMI), portò il gruppo ad un successo televisivo e radiofonico mai sperimentato prima di allora, grazie a successi come Higher Ground di Stevie Wonder; tuttavia il disco, che all’epoca riscosse un buon successo commerciale, non riuscì a piazzarsi oltre la 52esima posizione nella speciale classifica Billboard 200.
Ma con il disco Blood Sugar Sex Magik, del 1991, i Chili Peppers fecero il loro definitivo salto di qualità. L’album dei RHCP, prodotto per la prima volta sia dalla Warner Bros. che da Rick Rubin, sfornò quattro hits di grande successo, come Give It Away, Under The Bridge, Suck My Kiss e Breaking The Girl, raggiungendo il terzo posto della classifica Billboard 200; il disco avrebbe venduto oltre 13 milioni di copie nel mondo, di cui solamente 7 milioni negli USA. E con il suo ampio scopo artistico ed emotivo, BSSM ha mostrato a tutti che i Red Hot Chili Peppers non erano soltanto quattro ragazzacci di strada che giravano con calzini sul pene.
In onore del suo venticinquesimo anniversario, ecco dieci cose che dovreste sapere su Blood Sugar Sex Magik.
01. Inizialmente la band era restia nello scegliere Rick Rubin come produttore.
Nonostante le sue grandi capacità produttive, i Red Hot mostrarono perplessità quando si paventò a loro l’opportunità di lavorare con lui. “All’inizio pensai ‘Wow, Rick Rubin’, non lo conosco”, disse Anthony Kiedis in un’intervista rilasciata al magazine BAM nel 1991. “Pensai ‘Ha già lavorato per band come Slayer e Danzig, che hanno sempre avuto un’energia negativa. I Red Hot Chili Peppers hanno sempre proiettato energia positiva. Non potremmo mai funzionare insieme.’ Ma poi, una volta che impari a conoscerlo, capisci quanto possa essere in gamba quell’uomo.” La produzione di Blood Sugar Sex Magik con Rubin si dimostrò una fruttuosa e positiva esperienza, che portò la band a produrre con lui anche i successivi cinque album.
02. Blood Sugar Sex Magik fu il primo album di sempre ad essere prodotto nella Mansion, l’imponente abitazione di Rubin a Laurel Canyon.
Costruita in origine nel 1918, la Mansion, villa da dieci stanze che Rick Rubin possedeva a Los Angeles, su Laurel Canyon Boulevard, fu utilizzata dall’intera band come una vera e propria abitazione durante il processo di registrazione del disco; stessa sorte che toccò anche ad altri gruppi da lui prodotti nel corso degli anni, come Marilyn Manson, Linkin Park, System of a Down, Slipknot e Mars Volta. Ma furono i Red Hot ad utilizzarla per primi: “A Rick venne in mente l’idea di registrare esclusivamente in quella casa”, spiegò Kiedis in un’intervista rilasciata a Metal Hammer nel ’91. “Eravamo completamente entusiasti all’idea, andammo in studio tantissime volte, e c’era sempre quella ritentiva e sterile vibrazione high tech… Così pensammo a quanto potesse essere figo trasferirsi del tutto in quell’abitazione, viverci, registrarci, quanto sarebbe potuto essere calorosa, e quanto ci saremmo potuti isolare. Inoltre, installare un mixer a 24 tracce in una scrivania all’interno di una stanza sonorizzata, fu un’idea mai sperimentata da nessun altro in precedenza.” “Avevamo questi tecnici della batteria che ci ripetevano che non avremmo mai ottenuto un buon suono per questo strumento. Ma si sbagliavano.”, disse Kiedis in un’intervista rilasciata a RAW magazine nel 1991.
03. Un membro della band andò via ogni sera dall’abitazione, vista la reputazione di casa-fantasma che avesse all’epoca. Ma ad un altro componente, tale atmosfera piacque parecchio…
Mentre Kiedis, il bassista Flea e il chitarrista John Frusciante si isolarono all’interno dell’abitazione per due mesi durante le registrazioni, il batterista Chad Smith si rifiutò totalmente di rimanervi. “Avevamo sentito che quell’abitazione potesse essere infestata dal fantasma di una donna che vi venne uccisa negli anni ’30 e ciò non lo fece stare per nulla tranquillo” scrisse Kiedis nella sua autobiografia Scar Tissue. “Così Chad decise di tornarsene ogni sera a casa con la sua moto”. Frusciante, dall’altro verso, si godette tale atmosfera. “Ci sono sicuramente dei fantasmi in questa casa, una stanza emana una potente vibrazione sessuale e ho sentito che un giorno ci hanno scopato una donna. Non mi sono mai masturbato durante l’intero tempo di registrazione, perché ero troppo concentrato sulla musica, ma una volta che mi mettevo a dormire in quella stanza non potevo fare a meno di masturbarmi.”, disse John in un’intervista rilasciata ad Interview Magazine.
04. Kim Gordon ispirò Flea a semplificare la sua linea di basso.
Uno dei più virtuosi bassisti sulla scena rock, Flea, imparò a suonare una linea di basso molto più semplice e melodica in Blood Sugar Sex Magik: “Ho sempre consciamente evitato di suonare qualcosa di complicato o di fantastico.”, ha raccontato in un’intervista rilasciata a Guitar Player Magazine nel ’91. “Ho cercato di suonare nella maniera più semplice possibile per comporre le canzoni, piuttosto che uscire fuori con qualcosa tipo “Hey, io sono Flea il bassista cazzuto. Difficilmente ho tirato fuori qualche slap nel disco, eccetto Naked In The Rain”. Flea ha dichiarato che il suo nuovo approccio musicale fu ispirato dalla lettura di un’intervista che rilasciò Kim Gordon, la bassitadei Sonic Youth: “Disse che adorava le linee funk sul basso, ma odiava il modo con cui i bassisti le suonassero, perché si lanciavano sempre in eccessivi virtuosismi. Appena lessi questa notizia, mi sentii responsabile di quel tipo di tendenza, per cui nel disco ho cercato di evitarlo il più possibile. Cercavo semplicemente la semplicità e la bellezza. Spero che non mi odi, perché credo che sia fantastica.”
05. Tutti gli assoli di John Frusciante sono stati registrati al primo o al secondo tentativo.
Il suono organico di Blood Sugar Sex Magik e la sua percezione derivano dal fatto che molte delle tracce base del disco vennero registrate dal vivo, compresi alcuni assoli di Frusciante. “Molti degli assoli di John sono delle tracce base, il cui suono è stato tagliato live assieme a quelli del resto della band”, ha spiegato Flea in un’intervista rilasciata a Guitar World nel ’91. “Abbiamo dovuto sistemare poche cose. La filosofia di John era quella per cui lui avrebbe fatto un assolo solamente un paio di volte. Ne avrebbe suonato uno e se a noi non sarebbe piaciuto ne avrebbe suonato un altro, completamente diverso. E così è stato.”
06. Give It Away potrebbe essere l’unica canzone della storia ad essere stata ispirata sia da Nina Hagen che da River Phoenix.
Secondo quanto scritto da Anthony Kiedis in Scar Tissue, Give It Away fu inizialmente ispirata da qualche consiglio che Nina Hagen, cantante tedesca, gli diedi alcuni anni prima. “E’ sempre importante dar via le cose”, gli disse la Hagen. “Permette di creare una buona energia. Se tu avessi un armadio pieno di vestiti e provassi a tenerli tutti, la tua vita diventerebbe molto piccola. Ma se tu avessi un armadio pieno di vestiti e qualcuno vedesse qualcosa che a lui piaccia, se dessi quel qualcosa a lui, il mondo diventerebbe un posto migliore.”. La canzone include anche un ringraziamento pubblico all’attore River Phoenix, che Kiedis ha conosciuto tramite l’allora fidanzata, l’attrice Ione Skye. “River ci è stato molto vicino durante il processo di registrazione e composizione del disco.”, scrisse Kiedis. “Era un grande sostenitore della nostra band e ho scritto un intero verso a lui dedicato in Give It Away: “There’s a river, born to be a giver, keep you warm, won’t let you shiver/His heart is never going to wither, come on everybody, time to deliver.” (C’è un fiume nato per essere affluente Ti tiene caldo, non ti farà patire il freddo Il suo cuore non appassirà mai Coraggio, è tempo di concedersi).
07. Anthony Kiedis scrisse le parole per Under the Bridge come una poesia, senza pensare di poterle usare per una canzone.
Una hit di successo mondiale che sarebbe uscita nella primavera del ’92, la tetra Under the Bridge, fu inizialmente concepita come una poesia da Anthony Kiedis, scritta all’inizio di ogni giornata durante le registrazioni di BSSM. Il cantante rimase pulito dalla droga per due anni fino a quel momento e si sentiva alienato dal resto dei membri. “Iniziai a pensare alla mia vita e a quanto fosse triste in quel momento.”, dichiarò a Rolling Stone nel ’92. “Ma non mi importava quanto fossi triste o solo. Ce l’avevo in mente e basta, le cose andavano un milione di volte meglio rispetto a due anni prima, quando ancora facevo uso di droga tutto il tempo. Non c’era paragone. Mi ripetevo ‘Ok, le cose possono anche andare di merda ora, ma non voglio sentirmi come due anni fa.” Kiedis non pensò mai di usare le basi di quella poesia per una canzone, fino a quando Rubin non la scoprì per caso, scritta su un quadernino del cantante. “E’ qualcosa che non avrei mai voluto potesse vedere.”, disse il cantante a BAM Magazine. “Rick era una specie di sensitivo e pensai che l’avrebbe odiata. Ma quando lesse quelle parole mi chiese di cantargliela e una volta fatto rimase sorpreso. Non avrei mai voluto che la band ascoltasse quella canzone, ma quando l’ascoltarono rimasero stupiti. Alla fine, finì nel disco.”
08. Kiedis scrisse I Could Have Lied riferendosi alla sua breve relazione con Sinead O’Connor.
Kiedis, noto sciupafemmine, rimase deluso dalla fine della sua breve relazione con la cantante irlandese Sinead O’Connor, che conobbe all’epoca della sua breve convivenza a Los Angeles. “Guidavamo insieme per la città, ascoltavamo la musica e ci baciavamo.”, ricorda Anthony in Scar Tissue, “ma non mi fece entrare del tutto nella sua sfera privata. E non intendo solo sessualmente.” Kiedis ritiene che si sia trattata della sua “più bella relazione senza sesso che abbia mai avuto” e restò parecchio deluso quando la cantante ruppe bruscamente la relazione tramite la sua segreteria telefonica. Come risposta, lui e Frusciante trascorsero un’intera notte a scrivere e a comporre quella che sarebbe diventata I Could Have Lied. Kiedis spedì un pezzo della canzone alla segreteria della O’Connor la mattina seguente, ma lei non inviò mai alcuna risposta, salvo una goffa dedica in occasione di una serata in cui la cantante ricevette un premio. Nonostante la delusione, Kiedis ammise che fu come evitare un proiettile. “Alla fine forse mi fece un favore”, scrisse. “Chi avrebbe avuto bisogno di quel tipo di problema?”
09. La band avrebbe dovuto pubblicare l’album in un doppio disco.
Basandosi su fonti più che attendibili, i Red Hot avrebbero escluso 25 o 27 canzoni durante le registrazioni dell’album, pensando di inserirne solamente 17. Secondo il libro Fornication di Jeff Apter, Rick Rubin avrebbe voluto incidere due dischi per la pubblicazione di BSSM, pensando che sarebbe stato più “digeribile” come formato. Ma la Warner, pensando che un prezzo maggiore per un doppio disco avrebbe potuto spaventare i clienti, insistette per pubblicare un solo CD. Molte canzoni registrate ed in seguito escluse da Blood Sugar (tra cui Soul To Squeeze, la strumentale Fela’s Cock, Sikamikanico e la cover di Iggy Pop, Search and Destroy), verranno rilasciate in seguito come B-sides e colonne sonore per film.
10. La band ha suonato Breaking the Girl solamente una volta durante il tour di BSSM.
Con il suo caratteristico tempo in 6/8, chitarra squillante a 12 corde e sovraincisioni spaziali di mellotron, Breaking the Girl era un’insolita canzone per gli standard dei Red Hot all’epoca, nonostante non avrebbero mai immaginato che da lì a poco sarebbe diventata un singolo di grande successo, nell’estate del ’92. Dal vivo, la storia è diversa: la band ha suonato il pezzo solamente una volta durante l’intero tour a supporto dell’album, nell’ottobre del 1991, durante il primo show a Madison, nel Wisconsin, prima di escluderla del tutto dalle successive scalette. “Provammo a suonare Breaking the Girl, ma sembrava stesse in un mondo a parte”, scrisse Kiedis in Scar Tissue, “ma il resto dello show andò bene.” (Un bootleg del concerto rivelerà come il cantante fece più fatica degli altri membri nell’eseguire la canzone). La traccia non venne più suonata fino al 2000; il sito Setlist.fm ha riportato come sia stata riproposta live solamente altre 16 volte.