E’ morto all’età di 63 anni il batterista D.H. Peligro (all’anagrafe Darren Hanley), che fu per breve tempo anche batterista dei Red Hot Chili Peppers. Il decesso, seppur annunciato solo nella giornata di ieri, sarebbe avvenuto lo scorso 28 ottobre nella sua casa di Los Angeles, dove Peligro avrebbe sbattuto la testa dopo un’accidentale caduta. Al momento la polizia sta indagando per ricostruire nei dettagli l’accaduto.

Nato a St. Louis il 9 luglio 1959, Peligro ha inziato la sua carriera di batterista insieme al gruppo punk Dead Kennedys, dove ha militato fin dall’esordio del 1981 al 1986, anno del loro scioglimento. E ‘ poi tornato in pianta stabile nel gruppo dal 2009.
Nel 1988 sostitui’ Jack Irons come drummer dei Red Hot Chili Peppers, dove vi rimase per qualche mese (fu licenziato per i suoi ingestibili problemi con droga e alcol nel novembre di quell’anno), senza mai incidere nessun disco con la band ma scrivendo con la loro alcuni brani, poi finiti nell’album Mother’s Milk (Stone Cold Bush”, “Taste the Pain” e “Sexy Mexican Maid” sono ufficialmente anche a lui accreditate). In quel lasso di tempo suono’ con il gruppo per una manciata di concerti e apparizioni TV (vedi clip in fondo a questa notizia).
Anthony Kiedis, anni dopo affermo’ che licenziare Peligro fu una delle decisioni più difficili e sofferte della sua carriera, e che gli fu d’aiuto nel suo ritorno alla sobrietà.