Savior è la dodicesima traccia del settimo album in studio dei Red Hot Chili Peppers, Californication. È apertamente dedicata da Anthony al padre: una figura che ha amato e detestato senza mezze misure durante l’adolescenza, ma che una volta diventato adulto e aver passato ogni sorta di peripezia sente di comprendere meglio, specie in tutta quella serie di vizi ed eccessi che possono alterare la vita di un uomo. Dal punto di vista musicale, dopo un avvio comunque robusto è difficile (forse impossibile) non farsi rapire da un ritornello tanto soft e psichedelico, reso ancor più pregevole dal perfetto intreccio di voci di Kiedis e Frusciante e dal ritmo compassato intessuto da Flea e Chad Smith.
TESTO
Dusting off your savior
Well, you were always my favorite
Always my man
All in a hand
To celebrate you is greater now that I can
Always my man
Now you see what I came for
No one here is to blame for
Misunderstand
All in a hand
Just like you ‘cause you made me all that I am
All in a hand
A butterfly that flaps its wings
Affecting almost everything
The more I hear the orchestra
The more I have something to bring
And now I see you in a beautiful
And different light
He’s just a man and any damage done
Will be all right
Call out my name
Call and I came
Dusting off your savior
Forgiving any behavior
He’s just a man
All in a hand
Your hero’s destined to waver, anyone can
Always my man
I would never betray you
Look at me who could raise you
Face in the sand
Safe in your hand
You were always my favorite, always my man
All in a hand
We are the Red Hots and we’re loving up
The love-me-nots
The flowers in your flower pots
Are dancing on the table tops
And now I see you in a beautiful
And different light
He’s just a man and everything he does
Will be all right
Call out my name
Call and I came
Dusting off your savior
The life that you have narrated
You were my man
TRADUZIONE
Rispolverando il tuo salvatore
Beh, sei sempre stato il mio preferito
Sempre il mio uomo
Tutto in una mano
Celebrarti è più bello adesso che posso farlo
Sempre il mio uomo
Ora vedi per cosa sono venuto
Qui nessuno è da biasimare
Hai frainteso
Tutto in una mano
Sono uguale a te perché tu mi hai reso quel che sono
Tutto in una mano
Una farfalla che sbatte le ali
Influenzando pressoché ogni cosa
Più ascolto l’orchestra
Più cose ho da portare
E adesso ti vedo sotto una luce bellissima
E diversa
È solo un uomo ed ogni sbaglio che ha fatto
Sarà perdonato
Invoca il mio nome
Chiamami e sono già lì
Rispolverando il tuo salvatore
Perdonando ogni comportamento
È solo un uomo
Tutto in una mano
Il tuo eroe è destinato a vacillare, può capitare a chiunque
Sempre il mio uomo
Non ti tradirei mai
Guarda me che potrei crescerti
Faccia nella sabbia
Al sicuro nella tua mano
Sei sempre stato il mio preferito, sempre il mio uomo
Tutto in una mano
Siamo i Red Hot e mandiamo amore
A quelli che non vogliono essere amati
I fiori nei tuoi vasi
Stanno danzando sul tavolo
E adesso ti vedo sotto una luce bellissima
E diversa
È solo un uomo e tutto ciò che ha fatto
Sarà perdonato
Invoca il mio nome
Chiamami e sono già lì
Rispolverando il tuo salvatore
La vita che mi hai narrato
Eri il mio uomo
ANALISI DEL TESTO
Il dodicesimo brano di Californication è Savior, una power ballad tra le più originali e oniriche mai composte dalla band. Il brano è cadenzato e sorretto da un robusto drumming di Smith su cui entra si dai primi secondi una chitarra distorta a dir poco suggestiva e il cantato di Kiedis che sorregge il brano è sicuro e imponente. A rompere le atmosfere rocciose ci sono due strofe, che arrivano inaspettatamente e quasi bruscamente, in cui la dinamica del pezzo si abbassa e l’atmosfera diviene più rarefatta e soft. Le strofe in questione offrono un cantato di Kiedis e Frusciante intrecciarsi in un modo a dir poco magistrale. La chiusura del pezzo è affidato ad uno degli assoli più psichedelici e visionari mai composi da Frusciante nella band, in grado di trascinare l’ascoltatore verso un’altra dimensione.
Savior rappresenta la prima ed effettiva canzone dedicata da Kiedis a suo padre Blackie Dammett. Il padre ha rappresentato una figura importante nella sua esistenza, a cui il cantante deve anche la sua iniziazione verso le dipendenze e ad uno stile di vita borderline che hanno caratterizzato la vita del cantante sin dalla giovane età. Un Kiedis ormai uomo traccia il profilo definitivo della loro relazione: da un lato le difficoltà del loro rapporto, dall’altro riconosce in lui una figura chiave della sua esistenza, poiché grazie a lui, nel bene e nel male, è diventato la rockstar affermata che conosciamo.