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Road Trippin’

Road Trippin’ è la quindicesima e ultima traccia del settimo album dei Red Hot Chili Peppers, Californication, dal quale è stata estratta anche come singolo e pubblicata il 18 novembre del 2000. Si tratta di una stupenda ballad acustica, ma anche di una sorta di diario di viaggio, il racconto di una gita fatta da Anthony coi suoi due “alleati preferiti”, Flea e John, nei luoghi più naturali e incontaminati degli Stati Uniti, per evadere dal caos e dalle tentazioni delle grandi metropoli e riscoprire insieme la bellezza delle piccole cose.

Videoclip ufficiale di Road Trippin’

TESTO

Road trippin’ with my two favorite allies
Fully loaded, we got snacks and supplies
It’s time to leave this town
It’s time to steal away
Let’s go get lost anywhere in the USA

Let’s go get lost
Let’s go get lost

Blue, you sit so pretty west of the One
Sparkle light with yellow icing, just a mirror for the Sun
Just a mirror for the Sun
Just a mirror for the Sun
These smiling eyes are just a mirror for

So much has come before those battles lost and won
This life is shining more forever in the Sun
Now let us check our heads
And let us check the surf
Staying high and dry’s more trouble than it’s worth
In the Sun

Just a mirror for the Sun
Just a mirror for the Sun
These smiling eyes are just a mirror for

In Big Sur we take some time to linger on
We three Hunky Dory’s got our Snakefinger on
Now let us drink the stars
It’s time to steal away
Let’s go get lost right here in the USA

Let’s go get lost
Let’s go get lost

Blue, you sit so pretty west of the One
Sparkle light with yellow icing, just a mirror for the Sun
Just a mirror for the Sun
Just a mirror for the Sun
These smiling eyes are just a mirror for
These smiling eyes are just a mirror for
Your smiling eyes are just a mirror for


TRADUZIONE

Viaggiando in strada coi miei due alleati preferiti
Belli carichi, abbiamo snack e provviste
È tempo di lasciare questa città
È tempo di sgattaiolare via
Perdiamoci da qualche parte negli USA

Perdiamoci
Perdiamoci

Blu, ti stagli così bello a Ovest della One
Un luccichio con glassa gialla, nient’altro che uno specchio per il Sole
Nient’altro che uno specchio per il Sole
Nient’altro che uno specchio per il Sole
Questi occhi sorridenti sono solo uno specchio per…

Tante cose sono successe prima di quelle battaglie perse e vinte
Questa vita splende ancor di più nel Sole
Ora fateci fare mente locale
E fateci controllare le onde
Non vale la pena rimanere sballati e asciutti
Nel Sole

Nient’altro che uno specchio per il Sole
Nient’altro che uno specchio per il Sole
Questi occhi sorridenti sono solo uno specchio per…

Nel Big Sur ci prendiamo un po’ di tempo per soffermarci
Noi tre dell’Hunky Dory abbiamo messo il nostro Snakefinger
Ora lasciateci bere le stelle
È tempo di sgattaiolare via
Perdiamoci proprio qui, negli USA

Perdiamoci
Perdiamoci

Blu, ti stagli così bello a Ovest della One
Un luccichio con glassa gialla, nient’altro che uno specchio per il Sole
Nient’altro che uno specchio per il Sole
Nient’altro che uno specchio per il Sole
Questi occhi sorridenti sono solo uno specchio per…
Questi occhi sorridenti sono solo uno specchio per…
I tuoi occhi sorridenti sono solo uno specchio per…


ANALISI DEL TESTO

A partire dal titolo stesso, si capisce subito che Road Trippin è di fatto un omaggio alla narrativa Beat americana degli anni Cinquanta e Sessanta. 

Nei luoghi dei romanzi di Kerouac, Anthony, John e Flea si perdono per un giorno nel sole californiano, allontanandosi dalla frenesia metropolitana e dalla follia delle loro vite. I tre – Anthony e i suoi “alleati” in quella vita al limite – mettono in musica questa gita fuori porta: l’assenza di Chad li porta verso una composizione acustica in cui la chitarra di John intesse arpeggi veramente notevoli, a rappresentare forse la vetta della produzione acustica di Frusciante nei Red Hot Chili Peppers. Flea accompagna suo fratello di musica affidandosi anch’egli a un basso acustico Taylor. 

Il video del singolo – il quinto e ultimo tratto da Californication – ricalca perfettamente questa scelta e racconta anch’esso di questa giornata a surfare.

I registi Jonathan Dayton e Valerie Faris hanno appunto fotografato i colori – il giallo dei tramonti citato da Kiedis nel ritornello – e l’atmosfera di questo giorno di tranquillità, amicizia e condivisione. 

Questa sorta di travelog viene disseminato da Anthony di riferimenti al retroterra culturale comune ai tre, che probabilmente ha accompagnato quella giornata.

Si passa dalla scelta della locuzione “hunky dories” per definirsi – Hunky Dory è il quarto album pubblicato da David Bowie, vero e proprio idolo della band – a Snakefinger, chitarrista britannico famoso per la sua attività con i Residents e, ovviamente, con la band – indovinate un po’ – Chilli Willi and the Red Hot Peppers.

Si è già detto di come questa piccola gita avvenga nei luoghi e nelle atmosfere dei romanzi della Beat Generation: ne è ulteriore testimonianza l’ambientazione nel Big Sur, iconica area costiera californiana e titolo di uno dei più famosi romanzi di Jack Kerouac.

AK e soci sembrano quasi dirsi eredi del movimento Beat, in una sua particolarissima versione di fine secolo: la centralità del viaggio alla ricerca della propria identità, l’esplorazione della varietà di spazio fisico e umano di cui gli Stati Uniti offrono un impareggiabile campione. Il tutto in una cornice molto più californiana, ma parimenti aperta alla diversità: non più saltando sui treni come Kerouac, ma guidando sulla California State Route One.


RIFERIMENTI DISCOGRAFICI

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CALIFORNICATION
[Album, 1999]