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Easily

Easily è la settima traccia del settimo album in studio dei Red Hot Chili Peppers, Californication. La batteria pulsante di Chad e le melodie, dolci ed energiche allo stesso tempo, intessute da Flea e John accompagnano alla perfezione il testo di Anthony che in maniera analoga, con qualche riferimento in più alla filosofia e alle discipline orientali, invita a lasciar perdere le distrazioni e ad abbandonarsi all’ordine naturale delle cose, nonché alla forza dirompente dell’amore.


TESTO

TRADUZIONE

Easily
Let’s get carried away
Easily
Let’s get married today

Shao Lin shouted a rose from his throat
Everything must go
A licking stick is thicker when you break it to show
Everything must go

The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Calling, calling for something in the air
Calling, calling, I know you must be there

Easily
Let’s get caught in a wave
Easily
We won’t get caught in a cage

Shao Lin shaking for the sake of his soul
Everything must go
Looking mighty tired of all the things that you own
Everything must go

I can’t tell you who to idolize
You think it’s almost over but it’s only on the rise
Calling, calling for something in the air
Calling, calling, I know you must be there

The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Throw me to the wolves because there’s order in the pack
Throw me to the sky because I know I’m coming back

Shao Lin shaking for the sake of his soul
Everything must go
Looking mighty tired of all the things that you own
Everything must go

The story of a woman on the morning of a war
Remind me if you will exactly what we’re fighting for
Calling, calling for something in the air
Calling, calling, I know you must be there

I don’t want to be your little research monkey boy
The creature that I am is only going to destroy
Throw me to the wolves because there’s order in the pack
Throw me to the sky because I know I’m coming back


Facilmente
Lasciamoci trasportare
Facilmente
Sposiamoci oggi

Lo Shao Lin gridò e una rosa uscì dalla propria gola
Tutto passa
Un bastone punitivo è più spesso quando lo spezzi per mostrare
Che tutto passa

La storia di una donna al principio di una guerra
Ricordami, se vuoi, per cosa stiamo combattendo esattamente
Invocando, invocando qualcosa nell’aria
Invocando, invocando, so che devi essere là

Facilmente
Facciamoci travolgere da un’onda
Facilmente
Non ci faremo rinchiudere in una gabbia

Lo Shao Lin sta tremando per la salvezza della sua anima
Tutto passa
Sembri piuttosto stanco di tutte le cose che possiedi
Tutto passa

Non posso dirti chi devi idolatrare
Pensi che sia quasi finita ma siamo solo all’inizio
Invocando, invocando qualcosa nell’aria
Invocando, invocando, so che devi essere là

La storia di una donna al principio di una guerra
Ricordami, se vuoi, per cosa stiamo combattendo esattamente
Gettami in mezzo ai lupi perché c’è una gerarchia nel loro branco
Catapultami in cielo perché so che tornerò indietro

Lo Shao Lin sta tremando per la salvezza della sua anima
Tutto passa
Sembri piuttosto stanco di tutte le cose che possiedi
Tutto passa

La storia di una donna al principio di una guerra
Ricordami, se vuoi, per cosa stiamo combattendo esattamente
Invocando, invocando qualcosa nell’aria
Invocando, invocando, so che devi essere là

Non voglio essere la piccola cavia della tua ricerca
La creatura che sono non farà altro che distruggere
Gettami in mezzo ai lupi perché c’è una gerarchia nel loro branco
Catapultami in cielo perché so che tornerò indietro


ANALISI DEL TESTO

Le prime due strofe di Easily sono il perfetto manifesto del messaggio che la canzone vuole lanciare: lasciarsi trasportare (Let’s get carried away) dalle grandi forze che da sempre regolano l’Universo, rispetto alle quali noi esseri umani non possiamo far altro che sentirci, infondo, minuscoli e insignificanti. Fra queste, soprattutto in un periodo per lui sentimentalmente tanto concitato come quello dal quale è nato Californication, Kiedis non può esimersi dal citare l’amore, che quando si manifesta nella sua massima espressione annebbia la mente del “malcapitato” e lo induce ad abbandonarsi al vortice di sensazioni che scatena in esso.

Potrebbe trattarsi di ciò che il cantante ha provato in prima persona nel 1998, quando in pieno processo di scrittura dell’album conobbe a New York Yohanna Logan, cameriera del rinomato ristorante Balthazar. Nella sua autobiografia, Anthony scrive:

«Mentre ci facevano accomodare, notai che una ragazza che lavorava lì mi aveva lanciato un’occhiata. In quel periodo ero molto single e aperto a tutte le possibilità, e quella ragazza mi mise k.o. con un unico sguardo. Eravamo seduti al tavolo e gli altri stavano guardando ogni gonnella che passava, ma io ero ancora fissato sulla bionda. […] “Che ne dici allora di domani, dopo il lavoro?”, insistetti. Acconsentì. Fui su di giri per tutto il giorno. Esclusi dalla mia coscienza il resto della razza femminile: ero innamorato»

Un amore a prima vista, dicevamo, che ci convince di voler sposare “oggi stesso” il/la nostro/a partner (Let’s get married today) e ci fa dimenticare i motivi di innumerevoli litigi (Remind me if you will exactly what we’re fighting for, come recita il ritornello): non a caso, la relazione con Yohanna, nonostante sia senza dubbi una delle più significative nella vita di Anthony, è stata notoriamente anche molto conflittuale (dalla loro rottura trarranno origine molti dei testi dell’album successivo, By the Way).

Non è solo un discorso amoroso però, perchè nella strofa seguente Kiedis estrae dal cilindro due citazioni filosofiche di livello: una allo Shao Lin, un’arte marziale cinese connessa al Buddismo i cui monaci (che possiamo immaginare essere il soggetto del relativo verso) esprimono equilibrio e pace interiore anche durante il combattimento, come se dalle loro bocche contorte da urla disumane fuoriuscisse in realtà una rosa (Shao Lin shouted a rose from his throat), l’altra al famosissimo aforisma “Panta rhei” del filosofo greco Eraclito, secondo il quale è impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume perché le cose animate e inanimate dell’Universo, come appunto l’acqua corrente di un fiume, sono in continua e inarrestabile evoluzione: niente e nessuno rimane immutato (Everything must go).

Naturalmente, questa verità cosmica e assoluta ci viene portata via ogni giorno da difetti tipicamente umani come l’attaccamento morboso a beni materiali futili e passeggeri (Looking mighty tired of all the things that you own), che quindi rappresentano a tutti gli effetti delle gabbie da cui dobbiamo liberarci (We won’t get caught in a cage) per raggiungere la destinazione ultima delle nostre vite: quel cielo che in molte altre dottrine (ad esempio quella di Platone, che lo chiamava Iperuranio o mondo delle idee) è la vera dimora della nostra essenza, alla quale siamo destinati per mezzo di un eterno ritorno incontrovertibile (Throw me to the sky because I know I’m coming back).

L’umanità come condizione limitante a cui sottrarsi, dunque, ma anche come strumento di condivisione: questo percorso di redenzione, infatti, non sarebbe certo possibile se non avessimo al nostro fianco persone pronte ad aiutarci (e da aiutare a nostra volta) come un branco di lupi che vive in maniera altamente organizzata (Throw me to the wolves because there’s order in the pack); un insegnamento professato, d’altronde, anche dallo Shao Lin nominato in precedenza, secondo cui la salvezza dell’anima (Shao Lin shaking for the sake of his soul) arriverà quando si riuscirà ad unire indissolubilmente le due “branche” della disciplina: il Quan (la lotta fisica) ed il Chan (la meditazione).


RIFERIMENTI DISCOGRAFICI

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CALIFORNICATION
[Album, 1999]