Porcelain è l’ottava traccia del settimo album in studio dei Red Hot Chili Peppers, Californication. È un vero e proprio unicuum nella discografia dei peperoncini: una lenta e dolce ninna-nanna, che nasconde una storia strappalacrime.
TESTO
Porcelain
Are you wasting away in your skin?
Are you missing the love of your kin?
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Do you smell like a girl when you smile?
Can you bear not to share with your child?
Drifting and floating and fading away
Little lune
All day
Little lune
Porcelain
Do you carry the Moon in your womb?
Someone said that you’re fading too soon
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Are you wasting away in your skin?
Are you missing the love of your kin?
Nodding and melting and fading away
Little lune
All day
Little lune
Little lune
All day
Little lune
TRADUZIONE
Porcellana
Ti stai consumando nella tua pelle?
Ti stai perdendo l’amore della tua famiglia?
Sbandando, fluttuando e dissolvendoti
Porcellana
Hai l’odore di una ragazza quando sorridi?
Riesci a sopportare di non condividere nulla con la tua bambina?
Sbandando, fluttuando e dissolvendoti
Piccola mezzaluna
Per tutto il giorno
Piccola mezzaluna
Porcellana
Porti la Luna nel tuo grembo?
Qualcuno ha detto che stai svanendo troppo presto
Sbandando, fluttuando e dissolvendoti
Porcellana
Ti stai consumando nella tua pelle?
Ti stai perdendo l’amore della tua famiglia?
Annuendo, sciogliendoti e dissolvendoti
Piccola mezzaluna
Per tutto il giorno
Piccola mezzaluna
Piccola mezzaluna
Per tutto il giorno
Piccola mezzaluna
ANALISI DEL TESTO
Malgrado la musica sia delicata e ammaliante, il testo di Porcelain è uno dei più tristi mai scritti da Kiedis e ha a che fare, come molti altri, con la gravosa lotta contro le dipendenze che distruggono l’essere umano. È il cantante stesso a svelarne l’origine nella propria autobiografia:
«Più o meno in quel periodo, agli incontri di gruppo, avevo conosciuto una giovane madre. Viveva in una YWCA con la sua bambina, cercava di rimanere pulita ma continuava miseramente a fallire. La bellezza, la tristezza, la tragedia e la gloria di questa relazione madre-figlia erano evocate dalla vibrazione di quella canzone»
Anthony, dunque, cristallizza in una manciata di minuti un frangente della vita di questa donna logorata dall’uso di droghe (Are you wasting away in your skin?), paragonandola alla porcellana (Porcelain), tanto bella quanto fragile; i suoi demoni interiori l’hanno fatta allontanare dall’amore della sua famiglia (Are you missing the love of your kin?), dalla quale è stata abbandonata e costretta appunto a vivere in una YWCA (acronimo di Young Women’s Christian Association: in sostanza, si tratta di associazioni di stampo Cristiano volte a fornire accoglienza e sostegno ai giovani e alle giovani in difficoltà), e la stanno ora facendo allontanare anche dall’amore della sua bambina (Can you bear not to share with your child?): cose che dovrebbero essere la normalità per una ragazza della sua età (di cui oramai è rimasto soltanto un candido sorriso che tuttavia, proprio come la cicatrice protagonista del primo verso di Scar Tissue, nasconde dolori incomprensibili per chi non li ha provati: Do you smell like a girl when you smile?), ma che lei invece vede dissolversi un pezzettino alla volta ogni giorno, senza poter fare nulla per impedirlo (Drifting and floating and fading away). Ritorna così anche il tema della solitudine, non più però come sinonimo di pace interiore (come ad esempio nella sopracitata Scar Tissue), bensì come impossibilità di aggrapparsi a qualcuno mentre la bufera ci trascina via.
Anche in un contesto così desolante, comunque, il cantante ha voluto lasciare quello che sembra essere un messaggio di speranza: se la madre si sta progressivamente riducendo a una mezzaluna (Little lune), sempre più pallida e deperita, allora potrebbe essere la “luna nuova”, quella figlia che per mesi ha portato in grembo (Do you carry the Moon in your womb?), a ridarle, crescendo, il vigore e la luce salvifica di cui è stata privata.