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Otherside

Otherside è la quarta traccia nonché il terzo singolo (pubblicato l’11 gennaio 2000) del settimo album in studio dei Red Hot Chili Peppers, Californication. Fra i versi di uno dei più grandi e acclamati successi della band, Anthony descrive in modo estremamente crudo quel limbo in cui prima o poi si ritrova chiunque faccia uso di droghe, nell’estenuante attesa che il circolo vizioso venga interrotto da una forte presa di coscienza o, nel peggiore dei casi, dal sopraggiungere della morte: sono infatti diversi i richiami all’aldilà (a partire dal titolo) ed al suicidio e sulla stessa, tetra lunghezza d’onda si sviluppa anche il videoclip ufficiale, nel quale gli effetti della tossicodipendenza si manifestano sotto forma di mostri sbiaditi ma temibili.

Videoclip ufficiale di Otherside

TESTO

How long, how long will I slide?
Separate my side, I don’t
I don’t believe it’s bad
Slittin’ my throat, it’s all I ever

I heard your voice through a photograph
I thought it up, it brought up the past
Once you know you can never go back
I’ve got to take it on the otherside

Centuries are what it meant to me
A cemetery where I marry the sea
Stranger things could never change my mind
I’ve got to take it on the otherside
Take it on the otherside
Take it on, take it on

How long, how long will I slide?
Separate my side, I don’t
I don’t believe it’s bad
Slittin’ my throat, it’s all I ever

Pour my life into a paper cup
The ashtray’s full and I’m spillin’ my guts
She want to know “am I still a slut?”
I’ve got to take it on the otherside

Scarlet starlet and she’s in my bed
A candidate for my soulmate bled
Push the trigger and pull the thread
I’ve got to take it on the otherside
Take it on the otherside
Take it on, take it on

How long, how long will I slide?
Separate my side, I don’t
I don’t believe it’s bad
Slittin’ my throat, it’s all I ever

Turn me on
Take me for a hard ride
Burn me out
Leave me on the otherside
I yell and tell it
That it’s not my friend
I tear it down, I tear it down
And then it’s born again

How long, how long will I slide?
Separate my side, I don’t
I don’t believe it’s bad
Slittin’ my throat, it’s all I ever

How long?
I don’t
I don’t believe it’s sad
Slittin’ my throat

It’s all I ever


TRADUZIONE

Per quanto tempo, per quanto ancora andrò avanti?
Separato dalla mia parte, io non credo
Non credo sia così male
Tagliando la mia gola, è tutto ciò che mi resta

Ho sentito la tua voce attraverso una fotografia
Ci ho pensato su, mi ha ricordato il passato
Una volta che sai di non poter mai più tornare indietro
Devo portarla dall’altro lato

I secoli sono ciò che conta per me
Un cimitero dove sposo il mare
Cose più strane non possono farmi cambiare idea
Devo portarla dall’altro lato
Portarla dall’altro lato
Accettalo, prendila così

Per quanto tempo, per quanto ancora andrò avanti?
Separato dalla mia parte, io non credo
Non credo sia così male
Tagliando la mia gola, è tutto ciò che mi resta

Riversa la mia vita in un bicchiere di carta
Il posacenere è pieno e sto svuotando le mie viscere
Lei vuole sapere “sono ancora una puttana?”
Devo portarla dall’altro lato

Una stellina scarlatta e lei è nel mio letto
Una candidata ad essere la mia anima gemella ha sanguinato
Premi l’ago e tira il laccio
Devo portarla dall’altro lato
Portarla dall’altro lato
Accettalo, prendila così

Per quanto tempo, per quanto ancora andrò avanti?
Separato dalla mia parte, io non credo
Non credo sia così male
Tagliando la mia gola, è tutto ciò che mi resta

Fammi eccitare
Fammi sballare
Bruciami
E lasciami dall’altro lato
Urlando le dico
Che non è amica mia
La mando via, la mando via
E alla fine torna sempre indietro

Per quanto tempo, per quanto ancora andrò avanti?
Separato dalla mia parte, io non credo
Non credo sia così male
Tagliando la mia gola, è tutto ciò che mi resta

Per quanto tempo?
Io non credo
Non credo sia così triste
Tagliando la mia gola
È tutto ciò che mi resta


ANALISI DEL TESTO

Tanti nel corso degli anni si sono cimentati nell’analizzare il testo della canzone forse più rappresentativa del primo ritorno di John Frusciante nella band.

Otherside, come buona parte della discografia redhottiana, parla molto semplicemente della tossicodipendenza. 

Quello che la rende speciale è il fatto l’argomento viene analizzato e discusso sotto molti aspetti: l’esperienza diretta di Anthony Kiedis, la lotta di Frusciante negli anni più oscuri della sua vita, la morte di Hillel Slovak (the “other side”, appunto, che sembra riferirsi all’aldilà).

La tossicodipendenza ti cambia la vita in maniera irrimediabile. “Once you go you can never go back”… È questo che sembra voler comunicare Kiedis durante tutto il brano.

La canzone dipinge un quadro struggente ed inequivocabile di come l’abuso di droghe pesanti abbia cambiato la sua vita, così come quella di tanti altri. Una volta che sei dipendente da droghe come l’eroina, la tua vita cambia per sempre. Puoi provare a disintossicarti, a cambiare stile di vita, ma ogni cosa dal quel momento in poi ti ricorderà la tua dipendenza (I heard your voice through a photograph, I thought it up and brought up the past”).

“I yell and tell it that It’s not a friend I tear it down I tear it down And then it’s born again”

Ed ancora un altro verso che esemplifica il timore costante di ricascarci. Sai che la droga ti ha rovinato la vita, sai che fa schifo, ne sei consapevole, la sconfiggi, ma nonostante ciò basta un tanto così per ricordarti di quei momenti, magari sei alla guida della tua moto e passi accanto ad uno dei posti dove eri solito farlo, vedi un tossico per strada e senti una fitta allo stomaco, basta davvero così poco per tornare nel tunnel. 

Ed Anthony questo lo sa bene e ce lo descrive con una struggente e meravigliosa poesia.

Il video del singolo numero 3 estratto da Californication descrive perfettamente lo stato d’animo della canzone. Influenzati dal cubismo, dall’espressionismo tedesco e dal surrealismo anni ‘30, i registi Dayton e Faris dipingono una scena monocromatica in stile gotico, in cui viene descritto il sogno surreale di un giovanotto. I quattro membri della band sono tutti rappresentati alle prese con degli insoliti strumenti musicali: Frusciante suona una corda di un lungo corridoio, Flea suona un basso composto da fili telefonici, mentre Chad usa le lancette di un orologio come batteria.

Anthony è raffigurato con i suoi capelli biondo platino in cima alla torre di un castello, la sua figura oscura ed enigmatica. La sua figura come metafora del suo stato d’animo.


RIFERIMENTI DISCOGRAFICI

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CALIFORNICATION
[Album, 1999]